Pier Giorgio Perotto (1930 – 2002)
Ingegnere e manager italiano
Nato a Torino il 24 dicembre 1930, nel 1952 si laurea in ingegneria Elettrotecnica e l'anno successivo in ingegneria Aeronautica. Svolge al Politecnico attività di ricerca nel settore dell'aerodinamica sperimentale e successivamente (nel 1958) diventerà docente.
Nel 1955 entra nel Dipartimento Esperienze della FIAT, dove effettua ricerche di meccanica applicata e comincia ad interessarsi ai calcolatori.
Perotto risponde ad un annuncio che Olivetti aveva pubblicato sulla stampa alla ricerca di ingeneri da destinare al laboratorio di ricerca sui calcolatori elettronici, che era stato insediato nel 1955.
Si ritrova così nell'aprile del 1957 a trasferirsi da Torino a Pisa, dove prenderà servizio nel laboratorio di Barbaricina, diretto da Mario Tchou. Perotto rimarrà poco a Pisa, alla fine del 1958 il laboratorio si trasferisce a Borgolombardo, nei pressi di Milano.
Dopo essersi dedicato alla realizzazione della console dell'Elea 9003, gli viene affidato il progetto del CBS (Convertitore Banda Schede), un dispositivo che trasferiva i dati provenienti dai nastri perforati generati dalle contabili dell'azienda su schede perforate, per poi essere elaborati dai calcolatori. Il CBS, prodotto a partire dall'autunno del 1958, fu il primo prodotto elettronico dell'Olivetti.
Perotto si dedica successivamente alla realizzazione della contabile elettronica Mercator 5000, che verrà presentata nel 1960. La macchina è il risultato dell'unione di una classica fatturatrice meccanica ad una unità elettronica destinata ad eseguire i calcoli.
Dalla primavera del 1962 intraprende il progetto di un nuovo calcolatore che nella sua visione vuole "una macchina amichevole alla quale delegare quelle operazioni che sono causa di fatica mentale e di errori, .... il cui uso fosse alla portata di tutti, che costasse poco e fosse delle dimensioni degli altri prodotti per ufficio ai quali la gente era abituata". Il sogno di Perotto richiederà anni di duro lavoro e porterà alla realizzazione di un prodotto completamente nuovo e rivoluzionario, la Programma 101.
Programma 101 - Foto Martin Willemsen
Nel 1964, Olivetti cede la Divisione Elettronica alla General Electric. Dalla scissione si salva Perotto che con il suo progetto, lontano dagli interessi dell'acquirente americano, resta in Olivetti.
Alla fine dello stesso anno viene terminato il prototipo della Programma 101, che in azienda viene chiamata la "Perottina", e nei mesi successivi ne viene avviata la produzione.
Presentata nel 1965 alla fiera di New York ottiene un immediato ed inaspettato successo. La stampa americana lo definirà "Il primo computer da tavolo del mondo".
Nel 1967 diventa direttore generale dei progetti e delle ricerche della Olivetti, carica che coprirà fino al 1978, quando, con l'arrivo di Carlo De Benedetti, la ricerca e sviluppo viene spezzettata ed assegnata alle diverse divisioni aziendali. In questo lungo periodo Perotto è protagonista della difficile transizione dell'Olivetti da azienda meccanica ad elettronica.
Dal 1979 Perotto affronta una nuova sfida, quella della formazione. Diventa presidente ed amministratore delegato di Elea SpA, l'azienda nel quale confluiscono le strutture formative del gruppo Olivetti.
Nel 1991 la Associazione Italiana Progettisti Industriali riconoscerà il suo ruolo nell'invenzione del personal computer assegnandogli il Premio Internazionale Leonardo da Vinci.
Nel 1993 termina, dopo 36 anni, il suo rapporto di lavoro con Olivetti e prosegue la sua attività di formazione e consulenza. E' vice-presidente della SOGEA (Scuola di Organizzazione e Gestione Aziendale) di Genova. Nel 1997 è cofondatore della FINSA Consulting, della quale è presidente.
Proseguirà questa attività fino alla morte, avvenuta a Genova il 22 Gennaio 2002.
Ci ha lasciato numerosi testi che testimoniano la sua attività nell'insegnamento ("Servomeccanismi e calcolatori numerici") nella progettazione ("Programma 101 - L'invenzione del personal computer: una storia appassionante mai raccontata" ) e nella formazione ("Il darwinismo manageriale", "L'Origine del Futuro", "Il Paradosso dell'Economia" e "Come fare carriera nelle aziende dell' era digitale").
Alla sua memoria l'AICA ha istituito il Premio Perotto, dedicato alla migliore realizzazione informatica a supporto dell'innovazione.
Il suo nome è stato inoltre assegnato ad un asteroide scoperto nel 1982 dall'Osservatorio San Vittore di Bologna.