Z80NE - Costruire un computer per hobby
Nuova elettronica è una rivista che nasce nel 1969 da una iniziativa di Giuseppe Montuschi. La rivista pubblica progetti elettronici e propone l'acuisto dei componenti necessari alla loro realizzazione in scatola di montaggio.
A partire dal 1979 inizia la pubblicazione di una serie di articoli sulla costruzione di un computer basato sul microprocessore Z80 di Zilog.
Copertina del n. 68 dove è pesentato il computer
Il computer è un sistema modulare costituito da diverse schede, dedicate a svolgere particolari funzioni, da inserite in una apposita scheda BUS. Scegliendo le schede da utilizzare si realizzavano numerose configurazioni diverse. Il sistema "base" è un computer didattico programmabile con una tastiera esadecimale in linguaggio macchina. In un lungo periodo di tempo Nuova Elettronica pubblica progetti di numerose schede di espansione che consentivano di ampliare la macchina fino a farla diventare un vero computer.
Chi realizzava questo tipo di computer era generalmente un appassionato di elettronica che voleva entrare nel mondo dell'informatica ed imparare, costruendolo, il funzionamento di un calcolatore. Il basso costo del sistema base era molto invitante, e portava l'utente ad acquistare, man mano che venivano presentate, le sucessive schede di espansione. L'apprendimento del funzionamneto del computer avveniva pari passo con la realizzazione delle sempre più numerose e sofisticate schede di espansione.
Al costo di partenza basso non corrispondeva un altrettanto conveniente costo del sistema completo. Quando si arrivava a completare la macchina, magari dopo anni, ci si accorgeva che si era speso ben di biù che acquistare un computer commerciale, il quale costo negli anni era notevolmente diminuito.
Il progetto originale era stato realizzato da un'azienda esterna, lo Studio LG di Genova (che poi diventerà Micro LG prima e Micro Design in seguito).
I progetti del sistema base sono presentati a partire dalla rivista numero 68, di Ottobre 1979, dove sono descritte le schede :
- La scheda BUS LX381
- La scheda CPU LX382
- L'interfaccia tastiera esadecimale LX383
- La scheda tastiera esadecimale e display LX384
Il costo complessivo dei kit è di 200.000 lire, una cifra abbordabile da parte degli hobbisti ed allineato con quello dell'Amico 2000, presentato dalla rivista concorrente "Sperimentare" pochi mesi prima.
A questi kit doveva necessariamente essere aggiunto un alimentatore, la rivista presentò un modello adatto allo scopo (LX380) sul numero sucessivo, insieme alle istruzioni basilari per l'utilizzo del "micro-computer".
La costruzione di un progetto così complesso poteva spaventare i potenziali clienti, abituati a realizzazioni analogiche molto più semplici e facilmente riparabili in caso di non funzionamneto. Nuova Elettronica forniva ogni computer in kit di un certificato di garanzia. Se a montaggio avvenuto il computer non funzionava la rivista lo avrebbe riparato gratuitamente.
Il sistema base permetteva di realizzare piccoli programmi da inserire meticolosamente con la tastiera esadecimale utilizzando gli 8 display a led che mostravano gli indirizzi di memoria ed il loro contenuto.
A partire dal numero 70 (di ....) inizia la pubblicazione delle prime schede di espansione. La prima fu l'interfaccia cassette LX385 che permetteva di salvare su audiocassetta i programmi pazientemente digitati. Questi venivano ovviamente persi allo spegnimento della macchina, con grande sconforto da parte dell'utente che aveva impiegato molto tempo ad inserirli. Sullo stesso numero è presente il progetto della scheda di espansione di memoria da 8K LX386.
Sui numeri 72 e 73 (di ...) appaiono i progetti della tastiera alfanumerica (LX387) e dell'nterfaccia video (LX388). Con queste due schede il sistema diventa finalmente un vero computer, completo di linguaggio basic, fornito su cassetta insieme all'interfaccia video. Una particolarità del basic era che era stato tradotto in italiano, per renderlo più facilmente assimilabile dall'utenza. Il comando LIST diventava LISTA ed il PRINT un SCRIVI.
Anteprima del mobile sulla copertina del n. 73
L'utente che acquista i sette kit per costruire la prima configurazione di un computer completo (escludendo la tastiera esadecimale e la relativa interfaccia, non più necessarie) affronta una spesa di 675.000 lire.
Il computer poteva essere collegato ad un televisore o ad un monitor videocomposito. La soluzione del televisore era possibile poichè la scheda video generava una matrice di soli 32x16 caratteri. Nuova Elettronica forniva un monitor videocomposito (dal costo di 160.000 lire) ed un mobile metallico di colore azzurro dove montarlo (85.000 lire). Nello stesso mobile poteva essere inserita la tastiera alfanumerica ed il floppy disk. Le schede del computer dovevano essere ospitate in un mobile separato, la rivista ne vendeva uno apposito in formato rack.
Altre opzioni disponibili erano l'interfaccia stampante LX389 ed una stampante termica della americana Trendcom.
Sul numero 75 (Febbraio/Marzo 1981) appare il progetto di un programmatore di eprom (LX394-LX395) e quello di una interfaccia per floppy disk (LX390). Nuova Elettronica fornisce il drive a singola faccia Tandon TM100-1 da 5,25" (dal costo di 595.000 lire). Con il controller viene fornito un floppy contenente i programmi per formattare e duplicare i floppy ed il Basic in versione 1.0, lo stesso già fornito su cassetta. Nello stesso numero viene anticipato che sarà presto disponibile per il computer il sistema operativo CP/M ed un Basic da 16K.
Sul numero seguente viene presentata una scheda di espansione con ram dinamica da 32k (LX392).
Sul numro 79 (mese/anno) viene finalmente annunciato il tanto atteso sistema operativo per il computer. Non si tratta dell'annunciato CP/M, ma di un sistema operativo che viene chiamato NE/DOS e definito "un DOS studiato appositamente per Nuova Elettronica" con "caratteristiche e potenza comparabili al sistema operativo CP/M". Montuschi mi riferì che questo sistema operativo era stato sviluppato per la rivista da un programmatore tedesco che viveva nel modenese.
Sembra che la decisione della rivista per un sistema operativo proprietario sia stata oggetto di conflitto con i progettisti della Micro Design, che spingevano per il loro computer il diffuso CP/M.
La Micro LG di Genova creò un club degli utenti di questo computer. A partire da Gennaio 1981 inviava agli iscritti un bollettino contenente informazioni utili sull'uso e lo sviluppo del computer. La Micro LG continuò a sviluppare schede per il computer anche dopo che la rivista abbandonò il progetto, terminando la pubblicazione di articoli. Per esempio nuove espansioni di memoria, controller floppy a doppia densità, interfaccie parallele, una nuova scheda video grafica, ed un modem, che poteva essere utilizzato per accedere al "bulletin board" (a pagamento) gestito dalla società.
.... in preparazione ....
Lo Z80NE nel mobile formato rack - Foto Roberto Bazzano
Links
http://www.z80ne.com il sito di Roberto Bazzano sul computer di Nuova Elettronica
http://fotoalbum.virgilio.it/pino.giaquinto/computer-z80-di-nuo/ Foto del Z80NE realizzato da Pino Giaquinto
Documenti in archivio sul Z80NE |
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Pubblicità club Z80NE
Annuncio della creazione del club utenti Z80NE - M&P n. 9 - Gennaio/Febbraio 1981
Pubblicità schede Microdesign
Pubblicità schede Microdesign
Da Sperimentare Aprile 1986
Pubblicità schede Microdesign
Pubblicità schede Microdesign
Da Bit n. 35, Gennaio 1983
Gallerie immagini sullo Z80NE |
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